la macchinetta a bobine
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La macchinetta a bobine: costruzione e funzionamento.

Chiunque si sia mai avvicinato al mondo del tatuaggio avrà sicuramente pensato: come funzionerà la macchinetta a bobine? In effetti quel piccolo e rumoroso ammasso di metallo, già non semplice da utilizzzare, è ancor più difficile da comprendere nel suo funzionamento e nella sua composizione. Adesso cercherò, in modo molto semplice e “nazional-popolare” di spiegarvi il suo funzionamento.

la macchinetta a bobine
la macchinetta a bobine

La macchinetta a bobine: composizone

Una macchinetta a bobine e costituita sostanzialmente da: un telaio metallico (frame), due “molle” (linguette metalliche), una barra sagomata (armature bar), due bobine con annesso condensatore e una manciata di viti, morsetti e rondelle di plastica. Fin qui sembra tutto semplice, ma vediamo meglio nel dettaglio

la macchinetta a bobine
la macchinetta a bobine

Il funzionamento della macchinetta a bobine

I negozi di tatuaggi sono tradizionalmente associati a un piacevole ronzìo che solo le macchine per tatuaggi a bobina possono generare. Questo ronzio proviene dal modo in cui una macchina per tatuaggi a bobine utilizza la corrente elettrica per creare e rompere un circuito che successivamente muove (per effetto magnetico) gli aghi su e giù, dentro e fuori la pelle.
Una volta che la corrente elettrica, per mezzo del clipcord (filo) viene a contatto con la macchinetta, essa genera un campo elettromagnetico (come una grande calamita), questo è il concetto base che sta dietro al movimento ritmico della macchina.
Quando le bobine della macchina sono cariche, la corrente elettrica crea un circuito grazie alla molla anteriore attaccata alla sommità della armature bar la quale tocca la vite di contatto, tale circuito crea a sua volta un campo elettromagnetico che attrae verso il basso l’ armature bar ( anch’essa metallica) a cui è collegato l’ago, spingendolo nella pelle (movimento verso il basso) . Questo movimento verso il basso rompe il circuito precedentemente creato; tale interruzione fa collassare il campo elettromagnetico e l’armature bar se ne torna indietro portando con sè l’ago (movimento verso l’alto).  Una volta che la molla anteriore si riconnette con la vite di contatto, il ciclo ricomincia e così via. L’alternanza di ciclo aperto/chiuso si ripete ad un ritmo molto rapido (la cui velocità precisa viene impostata dal tatuatore in base al settaggio della macchina e al voltaggio) che può oscillare generalmente tra 90 e 130Hz.
Esistono molte varianti di macchine per tatuaggio a bobina. Alcuni hanno bobine singole, altre doppie bobine e altre ancora hanno anche geometrie c composizioni diverse. Sebbene esistano molte combinazioni, le macchine a doppia bobina sono considerate lo standard per la maggior parte dei tatuatori che preferiscono le macchinette a bobina.
Le forme e le dimensioni di queste bobine variano spesso ma la maggior parte delle macchine tende ad avere tra 8 e 12 avvolgimenti (quantità di filo di rame contenuto all’interno delle singole bobine), ma anche questi numeri possono variare. Nonostante tutte queste differenze nel numero di bobine, forme del telaio, forme delle bobine e conteggi di avvolgimento, tutte le bobine condividono uno scopo comune: condurre energia da un’unità di alimentazione (trasformatore) agli elementi metallici che costituiscono la parte mobile della macchinetta a bobine. 

Evoluzione della macchinetta a bobine

La macchinetta a bobine è un progetto della metà dell’800 (la cui storia è stata già trattata nell’articolohttps://www.gctattoo.it/2018/05/12/macchinetta-per-tatuaggi-le-origini/ ) ma ancora oggi moltissimi artigiani e industrie in tutto il mondo, studiano, progettano e assemblano questi piccoli capolavori.

Nel tempo si è cercato di perfezionare la componentistica, i materiali e l’estetica di queste macchine senza però mai distaccarsi da quel semplice, e pur complesso, concetto di funzionamento.

Dai un’occhiata a queste bellissime macchinette a bobina Sunskin (

Si può dire che la macchinetta a bobine sia un pò il “custom” del mondo del tattoo: un insieme di ferraglia, rumoroso, instabile, bisognoso di continue cure, ma allo stesso tempo infinitamente affascinante e ricco di piccole soddisfazioni.  E’ per questo che, nonostante il dilagare di macchinette rotative classiche e di ultima generazione, moltissimi professionisti in tutto il mondo restano e resteranno sempre legati alle loro care macchinette a bobine.